I nostri bambini passano la maggior parte del loro tempo a scuola circondati da mura e luci artificiali. Cogliere il più occasioni possibile per portarli fuori dalla classe, in un’area che permette loro di godere della vista dell’ambiente naturale, è fondamentale.
Molte ricerche hanno evidenziato che l’esposizione alla luce solare, anche se solo tramite una finestra, porta ad una diminuzione dei sintomi associati alla depressione ed aumenta i livelli di energia in ogni individuo (Holt, 2015;Louv, 2008).
Inoltre, come comprovato dalle ricerche svolte dall’ University of Illinois, i bambini che hanno la possibilità di vedere dalla finestra dell’aula ambientazioni naturali (alberi, prati, corsi d’acqua..) hanno dimostrato di avere un minore livello di stress e di raggiungere risultati scolastici migliori in confronto a quelli che non hanno questa possibilità.
Sfortunatamente, molti edifici scolastici si trovano in luoghi in cui uscire e godere dei benefici dell’ambiente naturale non è un’opzione. Lo spazio in cui si lavora con i bambini riveste un’importanza quasi simile al lavoro stesso che si sta svolgendo con loro. Vanno quindi pensate soluzioni ad hoc che consentano di godere i benefici dell’esposizione ad ambienti naturali, anche non trovandosi in quei luoghi personalmente.
Una strategia che permette di ovviare questo impedimento, potrebbe essere quella di progettare lo spazio in maniera biofilica, in modo da portare l’ambiente naturale all’interno delle classi. Si deve cercare di sfruttare le capacità rigenerative e ristorative della natura. Come provato dagli studi di Ulrich e di Kaplan, inserendo piante all’interno degli ambienti di studio e di lavoro, si può godere un effetto di recupero dallo stress e dalla stanchezza mentale causata da uno sforzo cognitivo intenso e prolungato.
La sola presenza di piante all’interno dell’aula promuove la sensazione di trovarsi in natura e porta benefici allo stato psichico generale. Queste stimolano la relazione tra bambino e natura e lo portano ad essere più attento e concentrato, tema ampiamente studiato dalla psicologia ambientale. Inoltre, avere piante all’interno di uno spazio chiuso purifica l’aria e si ha un impatto sulla qualità estetica, oltre che a quella psicologica.
Se si pensa poi che i bambini potrebbero essere parte attiva nel prendersi cura delle diverse varietà di piante e studiarne le caratteristiche, i benefici si moltiplicano all’infinito. Un altro progetto molto interessante potrebbe essere quello di inserire all’interno dell’orario scolastico sessioni di mindfulness che, attraverso la pratica, porta il bambino (come anche il personale scolastico) a far fronte ad emozioni o pensieri problematici. Anche in questo caso è possibile utilizzare lo strumento natura per amplificare gli effetti della meditazione, chiedendo di visualizzare settings naturali.
Queste immagini mentali aiutano a focalizzarsi sul momento presente, liberandosi da pensieri riferiti a passato o futuro che, spesso, scatenano ansia o preoccupazione. Tutto ciò può essere, con facilità, svolto in classe e trasformarsi in un piccolo rituale di inizio della lezione. È possibile potenziare questa attività, inserendo all’interno dell’aula immagini di scene naturali come foreste, montagne, laghi, ruscelli: la semplice contemplazione abbassa i livelli di stress (Berg et al, 2015) e predispone ad un umore migliore per affrontare una giornata di studio.
Si potrebbe inoltre servirsi dell’ausilio di registrazioni di suoni della natura (il rumore della pioggia, uccelli che cantano, l’acqua di un ruscello che scorre…) e, aprendo le finestre, lasciare che l’aria accarezzi la pelle dei bambini. Si va a creare, in questo modo, un’esperienza olistica che coinvolge tutti i sensi. Un’altra idea è avere nell’aula ceste contenenti diversi materiali naturali come pigne, terra, bastoncini, sabbia, ciottoli, foglie, creta. Il bambino in fase di sviluppo ha sempre la necessità di input tattili e, anche in età più avanzata, questi procurano un senso di calma durante la manipolazione (Momeni & Kahrizi, 2015).
Lasciamo quindi che abbiano un libero accesso a questi oggetti, stimolandoli con attività non strutturate. Portare la natura all’interno delle classi richiede davvero un minimo sforzo. Cerchiamo di dare sfogo alla nostra creatività, in modo da progettare spazi che permettano ad ogni bambino di costruire un rapporto con la natura. Diritto inalienabile di ogni essere umano.
SOURCE: www.bucolicheutopie.com
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